giovedì 28 aprile 2011

i miei IV' 10 anni

(breve biografia di me stesso)

Eh già, perché io mica compio 40 anni ne compio 10 per la IV volta nella mia vita, e se li ripenso mi accorgo che ognuno di questi 10 anni sono stati diversi l'uno dall'altro.
Dei I' 10 anni, ripensandoli,i mi rendo conto che sono quelli in cui mi sono formato sia nel carattere che nella mentalità: il piacere del tutto mio di gradire situazioni di solitudine senza per altro disdegnare le situazioni in cui la compagnia è affiatata e produttrice di idee devo averlo scoperto in quegli anni nell'ambiente in cui sono cresciuto.
I II' 10 anni invece, penso siano stati i più difficili, quelli dei quali ricordo soprattutto le scelte sbagliate, scelte sbagliate di cui tuttora subisco le conseguenze, scelte ad imputare a situazioni e condizionamenti esterni ai quali comunque non ho avuto la necessaria forza e preveggenza per ribellarmi...almeno fino a un certo punto e forse proprio nel momento in cui convenzionalmente si diventa maggiorenni ho cominciato a trasformarmi.
Poi ci sono stati i III' 10 anni, quelli che sono stati tutto e niente, euforia e depressione, gli anni in cui ho conosciuto la gente e il mondo, quelli in cui ho scoperto fino a che punto sarei stato in grado di arrivare e ritengo di essere arrivato abbastanza in là, e anche in questi 10 anni mentre giungevano alla fine che è cambiato tutto.
Infine ci sono i IV' 10 anni, quelli che si concludono oggi, 10 anni che non hanno quasi nulla da spartire con gli altri, anni dal lieve monotono altalenante andare e che per ora sono quelli in cui mi sono sentito importante.
I prossimi 10 anni, i V', so già che saranno anni nuovamente diversi, un'ulteriore evoluzione di me stesso e credo che la maniera giusta per affrontarli sarà 
“avere lo stomaco come perno e oscillare tra il prendersela a cuore e sbattersene le palle”.

domenica 3 aprile 2011

te, ad chi cit e fiol?


(genealogie)


Tra le cose che mi incuriosiscono di più c'è quella di scoprire da dove vengo, chi fossero i miei avi. Il fatto di aver perso tutti i nonni quando ero piccolo (il nonno paterno di cui porto il nome è morto molti anni prima...), non mi permette di conoscere molto del mio passato. Quel poco che so è che da parte di mia mamma ho nonna Paola Calderoni di cui l'unico ricordo è una foto con tutti i nipoti (dove io ero appena nato...) e nonno Lorenzo Venturelli, che mi raccontava le storie ma se n'è andato quando io ero ancora piccolo, so che è stato Cavaliere di Vittorio Veneto classe 1896 e probabilmente era un credente patriottico dato che ha chiamato le quattro figlie Vittoria, Italia, Rita e Maria Concetta Mentre da parte di mio babbo le informazioni scarseggiano di più, visto che è figlio unico e se da parte di nonna Giuseppina Ungarelli a cui sono legato perché viveva con noi e la camera in cui dormiva dopo un po' di anni è diventata la mia, sono a conoscenza di qualche parente di secondo, terzo grado (di lei so che è stata donna di servizio anche a casa di Margherita Guarducci, quella che ha scoperto la tomba di San Pietro, e di cui in casa dei miei è conservato un ritratto fatto a mia nonna. Di nonno Aldo invece c'è che anche lui risulta essere stato figlio unico quindi da parte Foschini non mi risultano parenti anche se la Romagna ne è piena (particolare il fatto che mio nonno era del 1889, mio babbo è del 1930 e io sono del 1971, quindi il cambio generazionale è lento). Ma proprio l'altro giorno in una chiacchierata con babbo entrando nel discorso per vie traverse ho scoperto che nonno Aldo proveniva da Ravenna e che il mio bisnonno si chiamava Eleuterio e faceva il ciabattino. Non è molto quello che ho scoperto finora, ma già il sapere che ho buone probabilità di non essere di origini nobili, anzi tutt'altro, mi da una strana sensazione d'orgoglio e serenità.