mercoledì 15 dicembre 2010

poli(e)tica

(me pensa)

Penso che per analizzare la situazione politica italiana attuale bisogna partire da una serie di considerazioni, prima di tutto dal fatto che quella di ieri per Berlusconi è stata una vittoria...per autogol all'ultimo minuto giocando su un campo dalla forte pendenza in favore.
Poi è necessario mettersi a osservale le differenze che intercorrono tra quello che era lo schieramento politico-elettorale del 2008 e quello attuale:
a sinistra c'era la Sinistra Arcobaleno che non ha raggiunto la quota necessaria per essere presente in parlamento, ora da parte di quello schieramento di sinistra è nata SEL, la quale grazie soprattutto alla credibilità di un leader come Niki Vendola, secondo i sondaggi è forte di un percentuale tranquillamente superiore allo sbarramento del 4%.
Quindi il fatto che non ci siano rappresentanti della sinistra in parlamento non corrisponderebbe più alla volontà del popolo italiano, tanto più che con ogni probabilità rientrerebbero in parlamento anche come alleati in uno schieramento più ampio con il PD (e qui tutte le colpe ricadano su Veltroni).
Dallo stesso PD va tenuta in considerazione la fuoriuscita di Rutelli e la conseguente nascita di un nuovo partito l'API che si identifica in una posizione centrista e per quanto possa rivelarsi numericamente ben poca cosa è comunque da tenere in considerazione e lo stesso deve valere per Fini e FLI che è evidentemente una cosa molto più importante in  quanto si tratta di una vera e propria scissione da ciò che è il partito principale di governo, scissione attuata da uno dei 2 fondatori del partito stesso.
Inoltre è necessario capire quello che sarebbe in grado di spostare negli equilibri politici il Movimento 5 Stelle, i possibili voti a favore sarebbero voti sottratti ad altri partiti? quali? sono voti di chi non ha votato e ora troverebbe un motivo per farlo?
In ogni caso tutto questo dimostra l'assoluta necessità di nuove elezioni perchè dal 2008 è tutto cambiato e credo che poco valga che l'attuale legge elettorale sia una porcata e vada assolutamente cambiata, probabilmente la gente tutto sommato farebbe le stesse scelte.
Chissà magari potrebbe avvantaggiarsene la Lega, ma cos'è la Lega? è una cosa seria? secondo me no, in fondo è ciò che un Robert De Niro d'annata chiamerebbe "tutto chiacchiere e distintivo", cosa sarà della Lega il giorno che non potrà più contare sulla leadership di Bossi? o su un alleato forte come Berlusconi? lotte intestine per conquistare il potere, calo di consensi e via andare.
Berlusconi poi a ben guardare in questi 16 anni di elezioni quando ha vinto l'ha fatto contro avversari a dir poco indegni:
nel 94 la sua forza è stata quello di essere il nuovo, ha vinto per questo e perchè in una situazione che ricalcava ancora schemi da guerra fredda lo schieramento "democristiano" si era situato tra quelli fedeli a una posizione centrista e quelli con un'opposizione di principio al comunismo, già con la successiva nascita dell'Ulivo questo disequilibrio è andato perso.
Per quanto riguarda lee altre vittorie, quelle su Rutelli e Veltroni, penso possa essere sufficiente osservare lo spessore politico dei contendenti (a differenza di Prodi che infatti...) e quanto danno hanno fatto allo schieramento di centrosinistra, per questo credo sia corretto dire che le vittorie elettorali di Berlusconi siano causate in maniera evidente dalle incapacità dei suoi avversari.
Vero è che esiste una legge invisibile soprattutto nella politica italiana per cui destra = mito della prevaricazione e sinistra = mito dell'uguaglianza (da queste parti uno che non condivide cose materiali con gli altri del gruppo lo si apostrofa con un "tci un bel sucialesta!") facile quindi ritenere che per la destra sia tutto dovuto e più facile, se poi ci si mette anche l'inevitabile influenza del Vaticano appare chiaro che posizioni meno conservative abbiano difficoltà a emergere.
Concludendo: la situazione non è per niente piacevole (ma non lo è in generale non solo per ciò che riguarda l'Italia) e qualcosa di forte probabilmente è destinato a succedere in un tempo non troppo lontano, una rivoluzione? forse ma ogni rivoluzione prevede prima o poi atti di violenza.